Identikit del “Fuffaguru”: ecco chi sono, cosa fanno e come guadagnano

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Corsi online, webinar e workshop a pagamento, promozione di libri, gadget e oggetti brandizzati, vendita di prodotti o servizi di terzi: sono questi alcuni dei cavalli di battaglia dei fuffaguru. La chiave del loro successo sta nel creare un’apparenza di valore, anche in assenza di una reale sostanza. In risposta a sentimenti come il desiderio di rivalsa, di indipendenza finanziaria immediata o di crescita personale, la soluzione offerta è magicamente semplice e priva di particolare sforzo. 

Cosa vendono realmente i fuffaguru sul web?

La realtà è, però, ben diversa. Per molti fuffaguru, il vero core business è proprio la vendita di “lezioni” online. Tali corsi sono incentrati su un ampio ventaglio di argomenti: i più ricorrenti sono il trading, il marketing e la crescita personale. I prezzi, spesso esorbitanti, spaziano dalle centinaia alle migliaia di euro. Ad invogliare l’utente medio sono una serie di strategie di vendita, come il marketing della scarsità, il classico slogan “ultimi posti disponibili”. Molti di questi corsi, tuttavia, contengono informazioni superficiali, non professionali o reperibili gratuitamente. 

Grande classico dei fuffaguru sono i servizi di coaching, individuali o di gruppo, che assicurano soluzioni su misura a fini personali o professionali. Più che su misura, però, si tratta di contenuti standardizzati, magari esenti dalle competenze certificate che vadano a giustificare cachet tanto salati. In alcuni casi, i sedicenti esperti esortano all’adesione a gruppi esclusivi su piattaforme come Telegram, Discord o Patreon, accessibili solo dietro pagamento. Il loro guadagno consiste anche nelle commissioni ricevute per ciascuna affiliazione. 

Non è detto, però, che il fuffaguru voglia subito vendere qualcosa. Talvolta, infatti, l’escamotage è quello di proporre webinar gratuiti che vadano a fare da “gancio” per promuovere corsi o software costosi. È soltanto il primo tassello di una strategia di upselling dove ogni prodotto apre la strada ad uno successivo, ovviamente più oneroso. L’obiettivo è sempre quello di spingere ad un acquisto: raramente il webinar omaggio conterrà nozioni di reale entità. 

Identikit del “fuffaguru medio”: caratteristiche principali e modelli di business

Sia chiaro: non vogliamo insinuare che tutti i coach indipendenti siano dei ciarlatani. Alcuni individui possono effettivamente offrire valore in certi ambiti: una parte, tuttavia, punta a sfruttare vulnerabilità e mancanza di conoscenze specifiche dei malcapitati di turno. I fuffaguru agiscono in un contesto, quello del web e dei social media, dove il concetto di personal branding è enfatizzato all’ennesima potenza: chiunque può posizionarsi in una determinata nicchia come “esperto”, “coach” o “formatore”, anche se privo di reali qualifiche. 

Certi imprenditori digitali costruiscono un’immagine credibile di sé stessi semplicemente esibendo uno stile di vita sfarzoso, per convincere che il loro metodo funzioni: vacanze magnifiche, auto lussuose, ville grandiose nei posti esotici più appariscenti del mondo. Il tutto senza un contesto chiaro di come tali presunti traguardi siano stati raggiunti. Sul piatto della bilancia vengono poste soluzioni “miracolose” per arricchirsi in un batter d’occhio: la comunicazione di questi personaggi è fondata su frasi motivazionali, improntate sulla ricerca della fiducia. Sulla base di tutte queste caratteristiche generali, dunque, si può stilare un “profilo” dei vari fuffaguru in circolazione? Andiamo a scoprire i tratti più ricorrenti. 

Il “venditore di corsi” 

Questo genere di fuffaguru crea e vende corsi online: sostiene di possedere delle conoscenze esclusive e rivoluzionarie sui settori più disparati, che sicuramente ti porteranno potere e cospicui guadagni. Nel concreto, però, non ha neppure una laurea o delle competenze certificabili. Alla fine, i corsi si dimostrano una mera rielaborazione di contenuti già disponibili gratuitamente online. 

Il “santone del trading e delle criptovalute”

Si tratta di un personaggio che si reputa esperto di finanza, millantando strategie per fare soldi velocemente tramite investimenti in borsa, criptovalute o NFT. Per promuovere il suo brand mostra immagini e grafici – falsificati o ingannevoli – che svelano profitti smisurati. Ti invita ad unirti a canali elitari (a pagamento, ovviamente) per ricevere segnali di trading inutili o controproducenti. 

Il “mercante di sistemi di guadagno”

I suoi corsi o strumenti garantiscono entrate passive dietro mantra come “guadagna mentre dormi” o “diventa ricco lavorando un’ora al giorno”. Per iniziare a esercitare, però, dovrai iscriverti a corsi molto cari. Il guadagno passivo, inoltre, si rivela poco fattibile senza investimenti significativi di tempo e denaro. 

Il “finto motivatore e coach di vita” 

Vende servizi di coaching individuale o programmi di crescita personale, assicurandoti di aiutarti a sbloccare il tuo potenziale inespresso. Basa la sua comunicazione su un linguaggio motivazionale generico, con formule come “se credi in te stesso puoi conquistare qualsiasi obiettivo”. Per ampliare il proprio target pubblica libri o video “inspiring”, anche gratuiti. Il problema è che le sue competenze o certificazioni professionali sono pressoché indimostrabili, e i contenuti vaghi e scarsamente applicabili all’atto pratico. 

L’“influencer da copertina” (o il “guru delle apparenze”) 

Una sorta di evoluzione del profilo precedente. Questa figura ostenta conoscenze in un campo specifico – alimentazione, fitness, moda, viaggi e così via – e specula attraverso sponsorizzazioni, affiliate marketing e vendite di prodotti personali. Registra video dal suo attico di Dubai o al volante della sua Lamborghini. Ti offre “programmi personalizzati” come diete o piani di allenamento, ovviamente a pagamento. Questi programmi, però, di individuale hanno ben poco, oltre ad essere privi di una solida base tecnico-scientifica. 

Conti in tasca ai fuffaguru e come difendersi

Negli anni sono nate delle vere e proprie community che si dedicano a smascherare tranelli e promesse mendaci in rete. Queste realtà hanno denunciato l’inadeguatezza di alcuni personaggi: uno di essi si definisce sul suo sito web “il marketing advisor più pagato al mondo”, con parcelle da 30mila euro a giornata. Asserisce di aver collaborato con migliaia di aziende e generato, nel giro di un quinquennio, un profitto di 10 milioni di euro netti. Grazie alla formazione da lui ricevuta, i suoi clienti avrebbero contribuito ad oltre 6,5 miliardi di fatturato complessivo. Un altro individuo, sempre sul proprio sito, sbandiera più di 100mila clienti soddisfatti, promettendo ai suoi adepti più fedeli di passare a intascare dai 10mila agli oltre 350mila euro al mese dopo anni di coaching. Un terzo richiede un investimento di almeno 997 euro per insegnare, con garanzia di risultato, come emergere su LinkedIn in cinque settimane. Un altro ancora ha dichiarato, a 20 anni, di aver racimolato senza fatica qualcosa come 10 milioni di euro. Si tratta solo di alcune tra le testimonianze più emblematiche e, al tempo stesso, alquanto inverosimili. 

Nella maggior parte delle occasioni non si parla di truffe nel senso stretto e legale del termine: l’assenza di contenuti di qualità, però, è da considerarsi a tutti gli effetti fraudolenta. Ma, come accennato in precedenza, è importante non fare di tutta l’erba un fascio. Il diktat per l’utente deve essere dunque distinguere chi offre valore tangibile da chi divulga parole vuote per un proprio tornaconto.

Per questo motivo, oltre a dotarsi di una VPN per schermare i propri dati personali, è necessario imparare a riconoscere i fuffaguru e capire come difendersi. Per farlo è fondamentale condurre ricerche approfondite e indipendenti sul soggetto di turno, prestare attenzione ai dettagli e, soprattutto, conservare una punta di sano scetticismo. È bene sviluppare un approccio critico, senza farsi abbagliare da immagini di successo, chiedendosi piuttosto se sia possibile ottenere i risultati decantati in così poco tempo. A fronte di promesse spesso ingannevoli bisogna fare i conti con la realtà: se qualcosa sembra troppo bella per essere vera, probabilmente lo è. 

Com’è strutturato un evento di un fuffaguru?

Gli eventi dei fuffaguru seguono un format ben definito per coinvolgere il pubblico e incentivare gli acquisti. Si inizia con l’accoglienza, spesso accompagnata da frasi motivazionali e un’atmosfera ispirazionale.

Gli spazi sono studiati per essere immersivi, con luci, musica e allestimenti che trasmettono energia e senso di esclusività. L’evento “tipo”, solitamente, si apre con un discorso motivazionale, ricco di frasi potenti e vaghe, volto a stabilire l’autorità del fuffaguru. Seguono testimonianze e presentazioni di successi straordinari, accompagnati da grafici e screenshot che alimentano aspettative. Gran parte dell’evento è dedicata all’upselling: corsi, workshop, abbonamenti a comunità esclusive e gadget brandizzati vengono proposti come strumenti essenziali per il successo, spesso con offerte a tempo limitato per creare urgenza.

Durante le pause, il networking tra i partecipanti è incoraggiato. L’evento, spesso, si conclude con un altro intervento motivazionale che spinge gli indecisi a prendere “decisioni coraggiose” e acquistare ulteriori servizi. Questo ciclo emotivo è studiato per mantenere alta l’energia e favorire le vendite. Nonostante l’apparente valore, è essenziale approcciarsi con senso critico, valutando se le promesse fatte siano realmente raggiungibili.

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