Criticato, affascinante, problematico: da quando Facebook è diventato Meta, introducendo dunque anche il metaverso, il mondo digitale è in subbuglio. Per chiarire però, il metaverso non è un’idea nuova, ma un concetto di realtà virtuale e parallela già in circolo da anni. Ciò che ci si appresta ora a fare – o meglio, Mark Zuckerberg si augura di fare con il suo investimento – è farlo diventare realtà. Un luogo virtuale in cui ci si incontra, parla e interagisce come se si fosse nel mondo reale.
Difficile stabilire come evolverà e cosa comporterà per il nostro modo di socializzare, ma sicuramente il cambiamento già in atto riguarda il mondo del gaming.
Che cos’è il metaverso
Come accennato prima, il metaverso non è un concetto inventato ora ma si riferisce all’idea di costruzione di realtà virtuali e parallele in cui ogni utente può accedere e vivere una vita, un’esperienza diversa da quella del mondo reale. Idee, film, libri sulla realtà parallela non mancano di certo e ognuno ha cercato di prefigurare come questa possa davvero prendere vita.
Parleremo, incontreremo amici e chissà cos’altro ancora, attraverso una ricostruzione virtuale del mondo che conosciamo (o di altri mondi, perché no) che comprende non solo la parte visuale e uditiva ma anche altre parti sensoriali, rendendo più tangibile oggetti e interazioni all’interno del metaverso.
Open world, realtà aumentata e gaming
Esistono da tempo esperimenti e tecnologie che permettono agli utenti d’immedesimarsi ancora di più in un mondo digitale, attraverso ciò che viene definito ‘Open world’ dunque un mondo che i giocatori possono esplorare, espandere e creare (Roblox e Fortnite) o la realtà aumentata che fa interagire il giocatore nel mondo ‘vero’ (l’esempio più famoso è sicuramente Pokémon Go).
In questi mondi ‘virtuali’ inoltre, come da sempre avviene nei giochi, si può usare denaro, ed è quasi certo che in futuro, soprattutto se entreremo nel metaverso, la valuta utilizzata sarà il Bitcoin o simili. Un connubio potente che porterebbe all’uso di soldi veri, di guadagno attraverso le partite o altri ‘eventi’ virtuali, e creerebbe un vero mondo alternativo.
Il futuro del gaming
IA, VR, metaverso: tutti concetti che da anni girano nel mondo dell’industria del gaming, che punta sempre più a tener sì il giocatore come protagonista ma anche a farlo interagire con l’ambiente virtuale come se fosse reale plasmando in questo modo anche la storia (basti pensare all’episodio su Netflix di Black Mirror Bandersnatch).
Inoltre, l’evoluzione grafica degli ultimi anni ha già reso i personaggi digitali incredibilmente realistici, come ad esempio Red Dead Redemption o al nuovissimo Horizon; le nuove esplorazioni della computer grafica unita alla realtà virtuale (ma anche ad altre tecnologie hardware ora a disposizione) probabilmente porterà a giochi in cui davvero l’utente si calerà completamente nel mondo immaginario. E non c’è da stupirsi se Epic Games ha già in mente di creare il suo metaverso in cui unire diversi spazi virtuali per creare, giocare e condividere.
Cosa comporterà tutto questo per la privacy e la sicurezza online degli utenti del metaverso o dentro realtà parallele? È ancora difficile da verificare o immaginare, ma nel frattempo vi invitiamo a provare la nostra VPN e rimanere al sicuro nella rete tradizionale.